Magico Vento - Il Forum

Hiroshima, 6 agosto 1945

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MAD FIGHTER
view post Posted on 7/1/2009, 15:22




La Dichiarazione di Potsdam

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Il documento con cui il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Thomas Handy autorizza il bombardamento atomico sul Giappone

Nel luglio del 1945 l'atomica è diventata una realtà. Alle 5,30 del 16 luglio una luce incredibile ha illuminato il deserto del New Mexico. Una luce d'oro, di porpora, d'indaco, di viola, di verde striato di bianco. Ed una nube simile a un fungo è salita fino a 13.000 metri d'altezza. La forza d'urto dell'immane scoppio è stata calcolata uguale a quella di ventimila tonnellate di tritolo.
Alcuni giornalisti, ignari di quanto era accaduto, riportano che ad Alamogordo un deposito di munizioni è saltato «con straordinari effetti luminosi ». Uno era presente: è William L. Laurence, il redattore del New York Times, che si esaltò allo spettacolo, e scrisse: « Fu come il gran finale di una possente sinfonia degli elementi: affascinante e terrificante, entusiasmante e deprimente, minacciosa, devastatrice, piena di grandi promesse e di grandi minacce... In quel momento comprendemmo l'eternità. Il tempo si fermò. Lo spazio si ridusse a una punta di spillo. Fu come se la terra si fosse aperta e il cielo si fosse squarciato. Sentimmo di essere stati prescelti per assistere alla nascita dell'universo, per essere presenti al momento della Creazione in cui il Signore disse: "Sia fatta la luce" ».

Truman si trova in Europa, alla Conferenza di Potsdam. Lo raggiunge un messaggio strano: «I bambini sono nati felicemente». Significa che la bomba ha funzionato. Il Presidente si confida con Churchill, il quale lascerà scritto: «Resta il fatto storico, e sarà giudicato nei tempi venturi, che la scelta dell'uso o del non-uso della bomba atomica per costringere il Giappone alla resa non fu posta nemmeno. Attorno al nostro tavolo l'accordo fu unanime, automatico, né mai sentii soltanto accennare che si sarebbe potuto agire in modo diverso». Unanime e automatica non è invece la scelta del tipo di bersaglio: per alcuni deve essere una città del Giappone non ancora distrutta dai bombardamenti convenzionali, altri vorrebbero far assistere i giapponesi a una dimostrazione delle capacità devastanti della bomba.

Il 23 luglio il colonnello K. D. Nichols, inviato dal generale Groves, si reca da Arthur Compton con l'ordine di comunicargli i risultati definitivi dei suoi sondaggi. Compton trascorre un'ora di tensione, sebbene la decisione ultima non spetti a lui ma al Presidente. Poi dice: «Il mio voto personale collima con quello della maggioranza. Credo che al punto attuale si debba usare la bomba, ma non più drasticamente di quanto sarà necessario perché il Giappone si arrenda».

Passano altri tre giorni. I Governi degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e della Cina diramano un comunicato congiunto, offrendo la resa all'Impero Giapponese. Ma nel proclama non è fatto alcun cenno all'arma totale. L'ultimatum scadrà il 2 agosto. La radio giapponese informa quasi subito che la Dichiarazione di Potsdam (questa la denominazione ufficiale del comunicato) non è stata neppure presa in considerazione. Quindi, il Governo di Tokyo rifiuta sdegnosamente l'offerta.
Il 3 agosto Harry S. Truman decide: sì alla bomba, il più presto possibile, su un centro abitato, ma non viene precisato quale, anche se viene prospettata una rosa di quattro città. Sarà il pilota a decidere.

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ElektraNatchios
view post Posted on 7/1/2009, 18:10




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Ho visto qualche video in tv, davvero impressionante. Senza sollevare polemiche di carattere politico, inevitabili se ci si mette a discutere, mi limito a leggere i documenti che Mad posterà. ;)
 
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MAD FIGHTER
view post Posted on 8/1/2009, 15:26




Little Boy

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Little Boy

La bomba ha già un nome, Little Boy (Piccolo Ragazzo). Esteticamente non è molto dissimile da una bomba qualunque ed ha anch'essa gli alettoni equilibratori. L'Mk I "Little Boy" è lunga 3 metri, alta 0,71 metri e pesante 4500 chilogrammi. L'innesco si basa su dell'esplosivo che spingeva ad alta velocità un "proiettile" di uranio arricchito in una canna lunga 1,8 metri fino ad un nucleo di uranio arricchito. L'unione del proiettile con la sede permette di superare la massa critica e quindi di innescare la reazione nucleare. La bomba contiene 62 chilogrammi di uranio 235 e di questo 0,7 chilogrammi (1.1%) hanno subito la fissione. L'uranio è stato arricchito dagli impianti di Oak Ridge nel Tennessee durante il progetto Manhattan. L'energia liberata da Little Boy è equivalente a 13 kilotoni di TNT, cioè equivalente a 5,5×1013 joules = 55 TJ (terajoule).

Si è ipotizzato che una parte dell'uranio di Little Boy fosse di provenienza tedesca. Secondo il direttore scientifico del progetto Manhattan Robert Oppenheimer, una certa quantità di uranio era stata rinvenuta a bordo del sommergibile tedesco U-234. In Europa, verso la fine della guerra, sul sommergibile vennero caricate le più avanzate tecnologie tedesche per trasferirle in Giappone. Ma dopo la resa della Germania i due ufficiali Giapponesi a bordo del sommergibile decisero di suicidarsi, dato che l'equipaggio aveva deciso di arrendersi agli alleati. Probabilmente a bordo del sommergibile vi era ossido di uranio che potrebbe essere stato utilizzato per le bombe americane, ma, dal momento che non vi sono prove che la Germania disponesse di abbastanza uranio per produrre una o più bombe nucleari, si ritiene che fosse una quantità limitata.

La scelta degli obiettivi

Nel corso di una riunione tenutasi negli Stati Uniti nel maggio 1945 vengono suggeriti come obiettivi le città di Kyoto, Hiroshima, Yokohama, Kokura e Nagasaki oppure gli arsenali militari. Durante la riunione si decise di non utilizzare la bomba atomica esclusivamente su un obiettivo militare, per evitare di mancare l'obiettivo stesso e quindi "sprecare" la bomba. Nella decisione finale, infatti, devono essere tenuti in maggior conto gli effetti psicologici che l'utilizzo della bomba atomica deve avere sul governo giapponese. Inoltre è opinione diffusa che la nuova bomba debba avere un effetto sufficientemente spettacolare affinché sia riconosciuta a livello mondiale. Alla fine la scelta cade su Kyoto, che viene poi risparmiata in quanto noto centro intellettuale giapponese. Le attenzioni vengono dunque dirottate sulle altre città. Hiroshima, ad esempio, ospita un importante deposito dell'esercito. Qui un'esplosione nucleare avrebbe effetti maggiormente catastrofici, dato che le colline che la circondano amplificherebbero l'effetto della bomba.

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MAD FIGHTER
view post Posted on 10/1/2009, 13:32




Il 509° Gruppo Composito

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Alcuni membri del 509° Gruppo Composito che parteciperanno alla missione di Hiroshima, davanti all'Enola Gay. Paul Tibbets è quello al centro

Il compito di sganciare la bomba viene affidato al 509° Gruppo Composito, guidato dal tenente colonnello Paul W. Tibbets. Dopo diciassette missioni di combattimento in Europa e altre quindici nel Nord Africa, Tibbets era tornato negli Stati uniti nel febbraio 1943, per collaudare il nuovo B-29 a Wichita, nel Kansas. E' ancora impegnato in quel lavoro quando, nell’autunno del 1944, gli giunge una telefonata dal generale Uzal Ent, comandante della seconda Air Force con base a Colorado Springs. «Porti con sé una valigia» gli dice Ent «perché non tornerà indietro».
Il colonnello che lo accoglie nell’ufficio di Ent sa su Tibbets più di quanto lo stesso Tibbets non sappia. «Avevano un completo dossier su di me, fin da quando avevo nove anni» ricorderà. Gli viene chiesto se fosse stato mai arrestato. Naturalmente loro sanno benissimo, e lui lo conferma, che una notte era stato sorpreso in atteggiamento “imbarazzante” insieme a una ragazza, sul sedile posteriore di un'auto. Il colonnello sorride e lo scorta da Ent, che gli comunica: «Lei è stato scelto per una missione speciale». Aggiunge che neppure il Congresso è al corrente di quel progetto, né dei fondi stanziati per la sua realizzazione. «Se la cosa si risolverà in un successo, lei sarà un eroe. In caso contrario non è escluso che finirà in galera».

La desolata base aerea dello Utah dove, nel settembre del 1944, il 509° Gruppo Composito del tenente colonnello Tibbets si esercita per la sua storica missione è abbastanza vicina a Los Alamos, nel New Mexico, per coordinare il lavoro con quello degli scienziati del Progetto Manhattan impegnati a fabbricare la bomba soprannominata Little Boy e al tempo stesso abbastanza lontana dal resto del mondo per scoraggiare qualsiasi fuga di notizie circa l'operazione, alla quale era stato dato il nome in codice di “Centerboard”. Allo stesso Tibbets fu assegnata dal generale Ent una parola segreta: “Silverplate”. Basta che egli pronunci quella parola, gli dice Ent «e tutte le sue richieste saranno soddisfatte». Così è: Tibbets ottiene tra l'altro che vengano trasferiti nel suo gruppo tutti quelli che gli erano stati compagni fin dai primi giorni della guerra, quando pilotava un B-17.
Nell’aprile 1945 Tibbets comincia a diventare impaziente. «Avevamo un'arma» dichiarerà «capace di colpire il bersaglio con notevole precisione, ma gli scienziati pretendevano che la percentuale di fallimento si riducesse a una su un milione. A quel tempo, la percentuale era di una su diecimila». Allora Tibbets dice agli scienziati: «Io correrò il rischio». E agendo sotto la propria responsabilità mette in moto l'operazione. L'intero 509° Gruppo Composito viene trasferito all’isola di Tinian, nelle Marianne: tra i territori controllati dagli Alleati è il porto più vicino al Giappone per un attacco aereo. Tibbets viene biasimato dai suoi superiori, i quali peraltro ammetteranno che, se non fosse stato per la sua decisione impulsiva, i dubbi degli scienziati avrebbero potuto trattenere il 509° Gruppo Composito nella base dello Utah per un periodo di tempo indefinito.

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MAD FIGHTER
view post Posted on 12/1/2009, 13:42




L'Enola Gay

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L'Enola Gay sull'isola di Tinian

L'Enola Gay (B-29-45-MO, numero di serie 44-86292, victor number 82) è uno dei quindici B-29 con l'ultima modifica "Silverplate", necessaria a sganciare ordigni atomici. L'Enola Gay viene costruito dalla Glenn L. Martin Company nello stabilimento di Omaha (Nebraska) in quella che oggi è la Offutt Air Force Base, e selezionato personalmente dal colonnello Paul Tibbets il 9 maggio 1945, quando era ancora sulla linea di assemblaggio, come il B-29 che avrebbe utilizzato per la missione dello sgancio della prima bomba atomica.
L'aereo viene accettato dall'USAAF il 18 maggio 1945 e assegnato all'equipaggio B-9 (capitano Robert Lewis, comandante dell'aereo), che pilota l'aereo da Omaha alla base del 509º al Wendover Army Air Field, nello Utah, il 14 giugno 1945. Tredici giorni dopo lascia Wendover per Guam, dove viene modificata la stiva delle bombe, e prosegue per Tinian il 6 luglio. Successivamente gli viene assegnato il victor number 12, in seguito cambiato con l'82. Dopo aver compiuto otto missioni di addestramento e due di combattimento in luglio, l'aereo viene usato il 31 luglio in una prova della missione vera e propria, con lo sganciamento di una finta "Little Boy" al largo di Tinian.

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La cabina dell'Enola Gay

Il 5 agosto 1945, durante i preparativi per la prima missione atomica, Tibbets dà all'aereo il nome di sua madre, Enola Gay Tibbets (1893-1983), che porta quel nome da una eroina di un romanzo. Secondo Gordon Thomas e Max Morgan-Witts, il comandante regolarmente assegnato dell'aereo Robert Lewis era scontento di venire scavalcato da Tibbets per questa importante missione e si era infuriato quando, arrivato davanti all'aereo la mattina del 6 agosto, l'aveva visto dipinto con il nuovo nome. Lo stesso Tibbets, intervistato a Tinian alla fine di quel giorno da un corrispondente di guerra, confesserà di sentirsi un po' imbarazzato per aver associato il nome di sua madre ad una missione così fatidica.

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