Ovviamente cerco delle opinioni per capire, non per montare polemiche.
Ti dico la mia: secondo me Tex non ha affatto bisogno di nuovi disegnatori, o per lo meno non capisco perché scipparli ad altre testate della stessa casa editrice.
Tacere le motivazioni (da parte di chi di competenza) mi sembra l'ennesima riprova che in Bonelli c'è disparità di trattamento tra un fumetto e l'altro: fare ingrassare chi è già grasso, e togliere ogni speranza a chi con umiltà porta avanti la saga del proprio personaggio.
Ricordiamo che qui si tratta di tenere a galla due personaggi, Tex e Dylan Dog, oramai l'ombra di se stessi, per i quali gli stessi rispetti creatori hanno smesso di scrivere da/per lunghi anni (G. L. Bonelli oramai non c'è più, ma non è che in vita avesse scritto Tex fino agli ultimi giorni, intendo...), mentre altri personaggi come appunto Magico Vento (ma anche Jonathan Steele, Napoleone...), sono stati portati avanti dai rispettivi creatori, e l'editore che fa? Gli spezza le gambe anziché investire su di loro!
Magari Manfredi aveva pure previsto una fine del suo fumetto, verso il n° 200... Chiudere attorno al n° 140 (a conti fatti) significa
non potergli fare raccontare 60 storie! Dico, sessanta storie, nell'ipotesi di pensare di chiudere nel n° 200... ma potrebbe essere anche il n° 150, come il 300.
Prova a fare la stessa ipotesi con Nathan Never: che chiudesse attorno al n° 150 perché i disegnatori vengono trasferiti su Tex, i costi non sono più sostenibili, ecc... Il lettore, ma anche
la storia del fumetto italiano ci perde delle intere saghe, delle emozioni su carta, dei romanzi per immagini... E non si tratta di un rinvio, ma di un chiudere definitivamente le porte su un mondo che nessuno racconterà più.