Ed eccoci qui, all'albo e scontro finale! Solo adesso me ne rendo conto: se non ricordo male in ogni albo di questa saga sulla Volta Nera e Aiwass c'è un racconto nel racconto. Qui Manfredi agisce di furbizia: per giustificare l'uccisione di Aiwass si affida niente popò di meno che al grande Edgar Allan Poe, e al suo racconto su William Wilson, un "trucchetto" narrativo molto riuscito e "nobile". Molto bello e concitato lo sconto finale, ma soprattutto ci lascia un personaggio che ci ha accompagnato per 105 albi: il senatore Fulton (m'ha fatto un certo effetto vederlo morire
). Invece lo scontro finale fra Ned e Aiwass di risolve con tre-quattro colpi di pistola (e qui mi viene da pensare ad uno "scontro finale" non molto riuscito ed epico), con lo sciamano pronto a rischiare la sua vita pur di uccidere il coriaceo Aiwass.
Ma forse l'avvenimento principale della saga è il ritorno a tutti gli effetti di Hogan....
Nel "Blizzard" Manfredi ci annuncia che gli episodi sulla Volta nera
per adesso sono finiti....quindi ritorneranno! Beh, non vedo l'ora!
Debutta Siniscalchi. E' incredibile come il disegnatore abbia preso una strada tutta sua, molto originale. Abbandonata totalmente la scuola salernitana che ha dato i natali a maestri come De Angelis e Brindisi (che, infatti, hanno finito per somigliarsi molto), Siniscalchi ha originalità da vendere, che è un pregio e un difetto alla stessa maniera. Il suo è un ottimo lavoro, un lavoro forse che pecca un po' di atmosfera, e ci sono alcuni imprecisioni stilistiche, ma il mio occhio abituato fino a poco tempo fa a Frisenda e Parlov adesso deve un po' abituarsi....
Copertina bella, ma la "peggiore" delle cinque copertine dedicate a questo ciclo. Anche se pensandoci bene in questa copertina Magico Vento non compare: perchè in effetti quel tipaccio è Aiwass!
Storia: 7,5
Disegni: 7
Copertina: 7
E finisce anche questo ciclo. E' stato un bel ciclo, ma ripeto le mie perplessità sulla troppa vicinanza temporale con l'altro ben più stupendo ciclo sulle guerre indiane. Mentre leggevo avevo ancora nella mente quella saga, e ho letto queso ciclo con un po' di disinteresse, nonostante sia un'ottima avventura, scritta splendidamente.
Ma ripeto: niente in confronto a quella sulle Black Hills. L'aumentata foliazione ha fatto molto bene allo svolgimento narrativo, questa è una cosa che balza subito agli occhi. Spero solo che Magico Vento non rinunci a storie di così ampio respiro per via della bimestralità, perchè sarebbe un gran peccato ed uno spreco, viste le infinite possibilità che Manfredi ha saputo dare alla sua creatura.
Alla prossima!